mercoledì 18 marzo 2009

Pubblichiamo di seguito un Comunicato/Resoconto dei Compagni di Firenze in merito alla presenza fascista dentro e fuori l'Università.
Ribadendo la nostra piena solidarietà ai compagni, ribadiamo come il nostro anti - fascismo non possa e non debba che essere di classe.
Non cadiamo nella trappola ideologica di opposizione tra democrazia e fascismo; l'unica alternativa é tra socialismo o barbarie!!!!!
Comitato Studentesco


FUORI I FASCISTI DALLA NOSTRA UNIVERSITA’

I FATTI
Mercoledì 11 marzo 2009, nella facoltà di Lettere e Filosofia, abbiamo avuto una dimostrazione tangibile di quale sia lo spirito della nuova “destra di popolo”.
Alle 14 un gruppo di circa sei neofascisti era appostato al cancello della facoltà per volantinare in vista delle elezioni universitarie. Fra di essi spiccava Jacopo Giannoni (candidato di punta di Azione Universitaria) che il giorno prima aveva aggredito deliberatamente una studentessa antifascista in seguito ad un diverbio.
Verso le 14.30, tre di questa cricca manifestano insofferenza per uno striscione antifascista esposto sopra l'ingresso della facoltà, e cercano di staccarlo con un'azione di branco. Due ragazze, che insieme a noi dell'Assemblea Permanente si stavano contrapponendo al loro ingresso nei locali di ex-architettura, sono state gettate a terra, e dopo le prime scuse di circostanza, sono state pesantemente insultate.
Dopo questo episodio, vista la gravità della situazione, si è creato un presidio spontaneo al quale hanno partecipato gran parte degli studenti presenti in Brunelleschi, che ha invitato questi loschi figuri ad andarsene.
Questa contrapposizione è durata circa due ore, nelle quali le istituzioni universitarie hanno mantenuto un atteggiamento di totale indifferenza, legittimando di fatto l'operato di questi fascisti travestiti da democratici.
In tutto ciò la Digos stava in disparte, sapendo già cosa fare, ossia aspettare lo scontro per far piovere denunce sugli studenti antifascisti (parole realmente pronunciate da un funzionario della Digos).
La risposta ferma degli studenti ha fatto sì che questi individui finalmente se ne andassero con consigliere comunale Donzelli al seguito.
Questi non sono studenti come altri, questi sono picchiatori professionisti, che ben in due occasioni (martedì e mercoledì) hanno dimostrato di avere ancora la celtica in fondo al cuore.

COSA E’ AZIONE UNIVERSITARIA?
Azione Universitaria è la sezione universitaria di Alleanza Nazionale. Se già possiamo nutrire forti dubbi – per usare un eufemismo – sulla svolta democratica e antifascista del partito di Fini (viste le politiche razziste e autoritarie dell'attuale governo), per quanto riguarda le sezioni giovanili abbiamo la certezza di quanto questi continuino ad essere esplicitamente dei fascisti.
Se pensate che questa visione sia ideologicamente distorta, una paranoia dei soliti militanti rossi dei collettivi, date un'occhiata ai muri di Firenze, pieni di croci celtiche firmate A.G., ovvero Azione Giovani, i ragazzi di A.N. Basta andare a vedere il sito www.casaggi.org per rendersi conto di quali idee razziste e reazionarie portino avanti, mascherate dietro la falsa retorica patriottica.
Esistono altri e ben peggiori gruppi di estrema destra, come Casa Pound e Forza Nuova, che si richiamano direttamente alla violenza squadrista. Ma attenzione! I “democratici” di A.N. non hanno nessuna difficoltà a chiamare in soccorso questi manipoli di nazi (anche a Lettere mercoledì è accorsa una “democratica” testa rasata con la spilla skinhead sul giubbetto nero).
Finché ci saranno gruppi dichiaratamente razzisti, sessisti, omofobi e autoritari, sarà necessario ribadire e difendere i valori della resistenza. Come vedete l'antifascismo non è roba da nostalgici, ma un qualcosa di assolutamente attuale.
Ci ricordiamo l'omicidio di Dax a Milano e di Nicola a Verona, fresca è la memoria dell'attacco squadrista agli studenti a Piazza Navona. A Firenze non dobbiamo permetterglielo!

NESSUNO SPAZIO NESSUN DIRITTO PER I FASCISTI

Student* antifascist*

lunedì 2 marzo 2009

CONTESTAZIONE ALL'INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO

UN ALTRO ANNO ACCADEMICO

Oggi inaugurano, con tutti i fasti che la situazione richiede, il nuovo anno accademico, nonostante mesi e mesi di dura mobilitazione portata avanti da noi studenti e dai lavoratori dell’Università.
Per certi versi sembra d’assistere alla scena durante l’affondamento del Titanic, dove l’orchestra, incurante della situazione, continuò a suonare, in un contesto terribilmente surreale.
Surreale proprio come questa inaugurazione, dove rettore e baroni si auto - celebreranno attraverso stantii riti che sorprendentemente non ammettono la presenza degli studenti, cioè di quelli che popolano le università!
Non illudetevi però, il baronato riunito alla fin fine non farà come l’orchestra e una scialuppa di salvataggio la troverà di certo, per salvare poltrona e privilegi.
Oggi, tutti riuniti con toga ed ermellino si riempiranno per l’ennesima volta la bocca con paroloni per descrivere un’università che non esiste, un’università che in un nostro precedente volantino avevamo appunto definito virtuale.
Noi purtroppo conosciamo solo quella reale, quella fatta di dequalificazione, stage non pagati, conoscenza misurata in crediti, ideologia spacciata per scienza, quella che costituisce niente di più che un parcheggio per giovani disoccupati, o alla meglio, giovani precari sfruttati.
Mentre la crisi continua ad infuriare ed a pagare sono i lavoratori e studenti, loro si ritraggono nei loro cerimoniali, durante i quali certo non si occuperanno dell’ancora intricata situazione dei 500 e passa precari dell’Università di Genova.
Siamo ben consci, dunque, che il problema non é l’inaugurazione dell’anno accademico e soprattutto come il problema non sia esclusivamente universitario; tuttavia tale evento ci permette di esprimere ulteriormente la nostra posizione contro la mercificazione dell’università ed il suo ulteriore assoggettamento alle logiche del capitale.


Tale evento non deve essere solo una sporadica manifestazione di dissenso, come oasi nel deserto della passività, ma deve essere considerato come ennesima occasione per intervenire politicamente nelle facoltà, non tanto per interrompere una cerimonia ormai senza senso (ammesso che ne abbia mai avuto uno) ma per dimostrare ancora una volta come la nostra forza possa derivare solo dalla nostra organizzazione.
Primo passo é rigettare la delega ad una falsa rappresentanza studentesca, sempre più serva sciocca della dirigenza e del baronato, e non per niente partecipante all’inaugurazione.
I nostri interessi non possiamo che difenderli noi stessi attraverso la nostra organizzazione ed il nostro radicamento nelle facoltà!
Mentre loro inaugurano un altro anno accademico, noi inauguriamo...


UN ALTRO ANNO DI LOTTA !!!