lunedì 2 marzo 2009

CONTESTAZIONE ALL'INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO

UN ALTRO ANNO ACCADEMICO

Oggi inaugurano, con tutti i fasti che la situazione richiede, il nuovo anno accademico, nonostante mesi e mesi di dura mobilitazione portata avanti da noi studenti e dai lavoratori dell’Università.
Per certi versi sembra d’assistere alla scena durante l’affondamento del Titanic, dove l’orchestra, incurante della situazione, continuò a suonare, in un contesto terribilmente surreale.
Surreale proprio come questa inaugurazione, dove rettore e baroni si auto - celebreranno attraverso stantii riti che sorprendentemente non ammettono la presenza degli studenti, cioè di quelli che popolano le università!
Non illudetevi però, il baronato riunito alla fin fine non farà come l’orchestra e una scialuppa di salvataggio la troverà di certo, per salvare poltrona e privilegi.
Oggi, tutti riuniti con toga ed ermellino si riempiranno per l’ennesima volta la bocca con paroloni per descrivere un’università che non esiste, un’università che in un nostro precedente volantino avevamo appunto definito virtuale.
Noi purtroppo conosciamo solo quella reale, quella fatta di dequalificazione, stage non pagati, conoscenza misurata in crediti, ideologia spacciata per scienza, quella che costituisce niente di più che un parcheggio per giovani disoccupati, o alla meglio, giovani precari sfruttati.
Mentre la crisi continua ad infuriare ed a pagare sono i lavoratori e studenti, loro si ritraggono nei loro cerimoniali, durante i quali certo non si occuperanno dell’ancora intricata situazione dei 500 e passa precari dell’Università di Genova.
Siamo ben consci, dunque, che il problema non é l’inaugurazione dell’anno accademico e soprattutto come il problema non sia esclusivamente universitario; tuttavia tale evento ci permette di esprimere ulteriormente la nostra posizione contro la mercificazione dell’università ed il suo ulteriore assoggettamento alle logiche del capitale.


Tale evento non deve essere solo una sporadica manifestazione di dissenso, come oasi nel deserto della passività, ma deve essere considerato come ennesima occasione per intervenire politicamente nelle facoltà, non tanto per interrompere una cerimonia ormai senza senso (ammesso che ne abbia mai avuto uno) ma per dimostrare ancora una volta come la nostra forza possa derivare solo dalla nostra organizzazione.
Primo passo é rigettare la delega ad una falsa rappresentanza studentesca, sempre più serva sciocca della dirigenza e del baronato, e non per niente partecipante all’inaugurazione.
I nostri interessi non possiamo che difenderli noi stessi attraverso la nostra organizzazione ed il nostro radicamento nelle facoltà!
Mentre loro inaugurano un altro anno accademico, noi inauguriamo...


UN ALTRO ANNO DI LOTTA !!!

Nessun commento: